Cosa fare in caso di prelievi indebiti e spese non concordate su conto corrente cointestato
Il conto corrente cointestato attribuisce la possibilità a due o più soggetti di accedere ad un unico conto corrente e di eseguire, a seconda che il conto sia a firma congiunta o disgiunta, versamenti, prelievi, bonifici, domiciliazione delle utenze, accreditamento dello stipendio e così via.
Questa tipologia di conto corrente segue le disposizioni generali in materia di contratti di conto corrente di cui agli artt. 1823 ss. c.c., con un limite ben preciso — consolidato ormai in giurisprudenza — inerente le operazioni di prelievo e spesa imposto ad ogni cointestatario.
La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 77 del 2018, ha ribadito che, in caso di prelievi indebiti, ovvero di spese oltre alla propria quota di spettanza, il cointestatario leso può, alternativamente, sporgere formale denuncia a Carabinieri, Polizia di Stato o Procura della Repubblica per il reato di appropriazione indebita ex art. 644 c.p. oppure instaurare, tramite l’ausilio di un avvocato, un’azione civile con lo scopo di ottenere la restituzione delle somme usate oltre la quota di spettanza.
Lascia un commento